Il territorio veneto vanta un insieme di bellezze paesaggistiche e architettoniche fuori dal comune che meritano di essere viste e attraversate per vivere un’esperienza coinvolgente per gli occhi e per l’animo. Indubbiamente, le ville costruite da Andrea Palladio rappresentano un tesoro dal valore inestimabile tanto che anche l’Unesco le ha inserite nella lista degli edifici Patrimonio dell’Umanità.
Una fra tutte, Villa Barbaro a Maser, è probabilmente la più grandiosa e meglio conservata delle ville disegnate da Palladio. Immersa in un suggestivo paesaggio verdeggiante della campagna veneta, rappresenta al meglio quelli che erano gli ideali della cultura nobiliare veneziana del ‘500 che, dopo aver dato un peso notevole al commercio, attribuiva fondamentale importanza alla vita vissuta in campagna all’interno di tenute eleganti sia dal punto di vista architettonico che pittorico. Non a caso, Villa Barbaro – abitata ancora dai proprietari e visitabile tutti i giorni su prenotazione – presenta sia degli esterni meravigliosi e ancora in ottimo stato che degli interni preziosissimi dal punto di vista artistico per la presenza delle decorazioni di Paolo Veronese.
Costruita nei pressi di una fonte dove, in epoca romana, si credeva sorgesse un tempio, la villa fu commissionata al Palladio nel 1560 da Marcantonio e Daniele Barbaro, due dei più influenti esponenti della nobiltà veneziana – il primo era Ambasciatore della Repubblica di Venezia e il secondo Patriarca di Aquileia -, allo scopo di realizzare una magnifica abitazione di campagna adatta allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale.
Lo scopo dei committenti era quello di creare un luogo in cui gli ideali umanistici e cristiani si fondessero in totale armonia e il Palladio ha recepito perfettamente questa richiesta realizzando un complesso unico nel suo genere. Infatti, Villa Barbaro rappresenta un grande tempio della rinascita cinquecentesca con il frontone tipico dei templi greci che spicca nel corpo centrale della villa ed è messo ancora più in evidenza dalla sua posizione avanzata. Continua poi a svilupparsi orizzontalmente in due basse ali – le barchesse – che si appoggiano su otto arcate ciascuna e all’estremità delle quali furono ricavate due grandi meridiane che sovrastano il portico. Un occhio attento noterà che i profili della villa richiamano quelli collinari del paesaggio circostante, caratteristica che permette una completa fusione e connessione tra il territorio e l’architettura. Non a caso i dintorni della villa sono sempre stati attentamente curati e oggi sono ricchi di decorazioni floreali che impreziosiscono ulteriormente un luogo già elegante e signorile.
Come già accennato, gli interni di Villa Barbaro sono resi ulteriormente preziosi dagli affreschi del grande pittore cinquecentesco Paolo Veronese che, così come volevano i committenti, unisce gli aspetti più alti della cristianità e della mitologia esaltando l’Armonia Universale del cosmo retto dalla Divina Sapienza che trionfa al centro della grande decorazione realizzata sul soffitto della sala centrale. Le altre stanze dell’edificio vedono la presenza di affreschi raffiguranti episodi della vita quotidiana appartenenti ad un mondo arcaico e idilliaco, oltre che di illusioni prospettiche estremamente realistiche.
Sicuramente luoghi come questi meritano una visita e, per un soggiorno in perfetto stile veneto non ci rimane che consigliarvi di soggiornare presso la Villa Serena vicino a Treviso in posizione strategica per raggiungere anche il Montello e le zone del Prosecco.
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