Visitare San Casciano dei Bagni in Val di Chiana

San Casciano dei Bagni, arrampicato su una collina fronteggiata dalle ultime diramazioni meridionali del Cetona, in mezzo a cui si aprono boschi e campi coltivati, testimoni di una natura rimasta pressoché intatta nel corso degli anni, è il più a sud dei comuni della Val di Chiana, posto vicino al confine con il Lazio e con l’Umbria.

L’origine dell’insediamento è certo da ricollegare alle proprietà curative delle sue acque termominerali, già note in epoca romana ad Orazio, che in una sua epistola a Numonio Valla parla dei “Bagni chiusini”. Bagni che successivamente, per la precisione in età medievale, avrebbero preso il nome di “orvietani”, dalla città da cui il piccolo borgo sorto sulla sommità del colle dipendeva. Per poi diventare Terme cassinensi’ al momento della consacrazione a San Cassiano della chiesa da cui prese nome anche l’abitato. Chiesa già esistente agli inizi del secolo XI e allora detta di Santa Maria de Balneo e ad essa dedicata.

Una donazione fatta al monastero del monte Amiata dal marchese Ugo di Toscana segnala l’esistenza di un centro abitato già dal 995. La presenza del castello è invece testimoniata soltanto verso la metà del XII secolo, quando venne posto sotto il dominio dei visconti di Campiglia d’Orcia e San Casciano. Nel 1383 venne dato in accomandigia insieme con altri castelli della zona al Comune di Siena, sotto il cui controllo resterà fino al 1559, quando cadute Siena e Montalcino nelle mani dell’esercito austro-ispano-mediceo di Carlo V e Cosimo 1 gli abitanti si vedranno costretti a giurare fedeltà al Granduca di Toscana. Dell’antico castello oggi non rimane purtroppo che parte del cassero, con due torri è un tratto delle mura, sul quale all’inizio del secolo e stata riedificata una nuova struttura neogotica. Oltrepassato un piazzale panoramico si trova la collegiata di San leonardo, su cui si apre un portale gotico. Nel l’interno, decorato di stucchi,
anche una grande pala d’altare attribuita a Bernardino Fungai raffigurante l’incoronazione della Vergine. Più avanti la cappella della Santissima Concezione, di origine cinquecentesca, finemente affrescata da Niccolò Circignani detto il Pomarancio.

Avvicinandosi agli stabilimenti delle terme si trova la chiesa della Madonna dei Bagni, risalente al XII secolo, in precedenza piccolo tempio pagano.
Ma il vero motivo di visita per molti è legato alle salutari acque che sgorgano in un raggio di due chilometri ad una temperatura di circa 42 °C. Si tratta di un complesso di ben 43 sorgenti che sviluppano una portata tale da collocare San Casciano dei Bagni al terzo posto in Europa per quantità di acqua termale, utilizzata per la cura di molte malattie: apparato locomotore, apparato digerente, del ricambio, delle vie respiratorie e cutanee.

Accanto al turismo termale ha tuttavia preso consistenza negli ultimi anni anche un importante flusso agri turistico, che dà modo alla zona di contare su una certa affluenza di visitatori che ne vivificano l’economia senza veder recise le proprie antiche radici contadine.

Nelle immediate vicinanze di San Casciano dei Bagni si segnala poi l’incantevole castello di Fighine, di origine medievale, appartenuto prima ai visconti di Campiglia d’Orcia e di San Casciano e poi affidato dal Granduca Cosimo I alla famiglia Del Bufalo; poco distante è il piccolo centro di Palazzone, noto per la produzione di vino tra cui l’eccellente Chianti Putto.
A 4 km si trova poi il borgo medievale di Celle sul Rigo, la cui costruzione avvenne probabilmente su un antico “castrum” di origine romana, in cui svetta un torrione duecentesco. Da vedere anche la quattrocentesca pieve di San Paolo e la chiesa di S. Giovanni oltre a numerosi stemmi e portali in travertino ed un bel pozzo seicentesco posto al centro del l’omonima piazza.

Eventi e News: http://www.comune.sancascianodeibagni.siena.it/

Come raggiungere San Casciano: in auto, a circa 30 minuti dall’ uscita dall’ autostrada A1 casello di Chiusi.

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