Lago d’Orta vacanze: perché scegliere questa località

Negli ultimi anni, il Lago d’Orta, da sempre considerato un po’ come il fratellastro minore del vicino e più celebre Lago Maggiore, sta conoscendo un periodo di grande fermento turistico e culturale. Il merito è sicuramente dei giornali, delle riviste e dei programmi televisivi dedicati al turismo e ai borghi d’Italia, che finalmente iniziano a parlare delle bellezze del territorio, ma soprattutto grazie alle iniziative locali volte a rilanciare il turismo locale, sempre più all’insegna dell’eco-sostenibilità, del rispetto del territorio, delle attività sportive da poter praticare lungo le sponde del lago e naturalmente all’insegna della cultura, fulcro fondamentale del turismo locale, sempre molto selezionato e ricercato.

Ma non è tutto, perché – proprio nel corso degli ultimi anni – si è affermata con sempre maggior insistenza anche un’altra forma di turismo: quello enogastronomico, che attira viaggiatori da tutto il mondo desiderosi di scoprire le bontà dei piatti italiani e naturalmente l’eccellenza delle materie prime, vini inclusi.
Non a caso, proprio sulle sponde del Lago d’Orta lavora da alcuni anni uno degli chef più famosi e ammirati d’Italia: Antonino Cannavacciuolo, conosciuto al grande pubblico per aver condotto la prima serie italiana del programma Cucina da Incubo. Spesso volutamente lontano dai riflettori, a differenza di altri suoi colleghi diventati ormai delle star della TV italiana, Cannavacciuolo dirige la cucina di Villa Crispi, un hotel di lusso, gestito dalla moglie Cinzia Primatesta, che si occupa anche dell’organizzazione di eventi. Vero artista, in grado di coniugare i sapori tipici della sua cucina partenopea con le specialità del territorio piemontese. I suoi piatti sono solitamente molto colorati e spesso decorati con fior dai colori brillanti, in grado di stupire anche l’ospite più esigente.

La zona del Lago d’Orta non è certamente famosa per i grandi locali gli acquapark, le discoteche o i multisala cinematografici, perché conserva da sempre una riservatezza e uno stile che pochi luoghi riescono a mantenere. I piatti tipici e i cibi locali si assaggiano nelle trattorie tipiche e nelle osterie, dove è possibile incontrare i locali e fare quattro chiacchiere per conoscere le abitudini locali, le storie del luogo e vedere questi borghi con occhi diversi.

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