Perla tra le attrazioni turistiche di Napoli, il museo di Capodimonte è uno dei musei più belli del mondo. Ospita dipinti dei maggiori artisti di tutti i tempi: Raffaello, Botticelli, Bruegel il Vecchio, Correggio, Goya, Tiziano e i maggiori esponenti dell’arte napoletana: De Ribera, Artemisia Gentileschi, Luca Giordano e molti altri. L’ultimo piano del museo ha, inoltre, gallerie dedicate all’arte contemporanea dove sono ospitate opere di artisti del calibro di Warhol, Mario Mertz, Mimmo Paladino, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, e Hermann Nitsch.
Anche la amatissima collezione di porcellane borboniche, risalenti al diciottesimo secolo suscitano grande interesse e hanno dato vita ad una vera e propria tradizione che ancora oggi è tra quelle più e migliormente coltivate dall’artigianato campano. Una porcellana in stile Capodimonte potrebbe essere un ottimo regalo o un prezioso souvenir da un vostro viaggio a Napoli!
Il fantastico edificio che ospita tanta magnificenza in circa centocinquanta ambienti disposti su tre piani, poi, è circondato da uno splendido, incantevole parco che è uno dei polmoni verdi della città: un vero e proprio bosco ricco di piante secolari e vegetazione rigogliosa e lussureggiante.
Tuttavia, per i napoletani così come per i turisti è sempre stato particolarmente problematico raggiungere la sommità della collina che ospita il museo. L’automobile non è mai la scelta più saggia a Napoli: il traffico intensissimo e i problemi relativi al parcheggio ne fanno una possibilità da sconsigliare; la metropolitana, ahinoi, non raggiunge la zona di Capodimonte e gli autobus che lo fanno sono rari e poco affidabili, un po’ come tutto il trasporto pubblico cittadino.
Questo meraviglioso museo, insomma, è da troppo tempo avvertito come separato dalla città e lo sforzo che è necessario fare per arrivarci viene percepito come paragonabile ad una vera e propria trasferta fuori porta.
Le cose, però, sono cambiate, almeno fino al 9 luglio 2013, grazie a Intesa Sanpaolo e al Banco di Napoli che, in occasione della mostra “Restituzioni” (da non perdere: duecentocinquanta pezzi restaurati e mai visti) hanno allestito un vero e proprio servizio di navetta gratuito che conduce gli utenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al Museo del tesoro di San Gennaro e, appunto, a quello di Capodimonte.
Mentre i primi due musei qui sopra citati sono nel pieno centro storico di Napoli e facilmente raggiungibili a piedi o in metro, è il capolinea il vero motivo di interesse di questo servizio. Gli orari del pulmino dei musei sono comodissimi e c’è solo da sperare che anche dopo il 9 luglio qualcuno a Napoli si sforzi di mantenere il servizio attivo, magari lasciando da parte inutili piste ciclabili “tarocche” e sfarzose e costosissime regate veliche.
I veri tesori di Napoli non sono né i grandi eventi che costano solo soldi al contribuente, né sfarzose manifestazioni di artisti di strada. I veri tesori di Napoli sono la sua storia e le sue ricchezze artistiche, ed è per queste cose che i turisti vengono in città e i Napoletani sono fieri di dove sono nati!
Approfittiamo di questa segnalazione per ricordare a tutti che Napoli è tra le capitali europee della cultura: se vorrete venire a visitarla, non fatelo per la Copap Davis, il Giro dìItalia o l’America’s Cup: queste sono cose che si vedono meglio in televisione! Fatelo, piuttosto, per quello che Napoli ha di suo: i suoi paesaggi, il museo archeologico nazionale, la sua tradizione gastronomica, i suoi palazzi e la sua storia. Solo così farete valere il vostro diritto alla bellezza, e solo così appoggerete una causa non solo napoletana, ma in generale italiana.
L’Italia è il paese più bello del mondo perché è quello col più interessante patrimonio storico artistico! E’ sulla tutela e sulla valorizzazione di questo che si combatte anche per il destino economico della nostra Nazione e non sulle manie di grandezza di amministratori locali cresciuti, più o meno consapevolmente, alla scuola della politica-marketing che nell’ultimo ventennio ha preso possesso della gestione della cosa pubblica!
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