
Basilica di Santa Croce a Lecce
La magia delle coste del Salento è tale da renderle affollatissime da frotte di turisti durante il periodo estivo: non solo gli italiani, perché da tutto il mondo c’è un continuo flusso, costituito da chi ben sa che entrambi i versanti per le acque cristalline e le sabbie argentate oppure bianchissime non hanno nulla da invidiare a mete più esotiche!
Il progressivo sfollamento delle zone rivierasche inizia come ovvio già da settembre, ma trova un suo contraltare nella costante presenza di visitatori dell’entroterra di tutta la Penisola Salentina.
Con il favore di un clima di tipo mediterraneo e molto temperato durante tutto l’anno, Lecce sa essere meta attrattiva in qualsiasi stagione, ed è in grado di offrire un panorama architettonico e culturale che ha spinto molti addetti ai lavori a definirla la “Firenze del Sud”.
I motivi per i quali un soggiorno in un bed & breakfast a Lecce diventa un’esperienza di grande arricchimento culturale sono da ricercare infatti nella splendida architettura in stile Barocco Leccese, particolare “deriva” del Barocco comunemente detto e caratterizzata da colori chiarissimi e da una ancora maggiore esuberanza fatta di motivi floreali, fregi decorativi, animali mitologici.
Un risultato del genere è stato ottenuto grazie alla speciale riccia calcarea locale, la cosiddetta Pietra Leccese: molto tenera e facile da lavorare, e con una composizione tale da risultare estremamente luminosa e ricca di screziature sotto la luce del sole!
Alcuni dei principali manufatti in questo stile da visitare sono il Duomo di Lecce, la Basilica di Santa Croce, per restare all’ambito religioso; ma anche architettura urbana come il Palazzo del Governo, detto anche dei Celestini, o la stessa Piazza del Duomo.
Lo splendore genuino del Barocco Leccese e di quello del circondario – anche Gallipoli, Martina Franca ed altri centri che gravitano attorno al capoluogo ne offrono fulgidi esempi – ha fatto addirittura entrare questo stile nella “Tentative List” dell’UNESCO, quella che include i siti da vagliare per l’inserimento tra i Patrimoni dell’Umanità: per intenderci, in Puglia solo i Trulli di Alberobello, Castel del Monte ed il Santuario di Monte Sant’Angelo hanno ottenuto un simile riconoscimento della loro importanza culturale o naturale, in una nazione come l’Italia che con i suoi 51 siti riconosciuti è al momento quella che ne detiene il maggior numero.
Lecce però affonda le radici della sua storia nell’epoca in cui era Provincia romana con il nome di Lupiae, e la più evidente traccia di questo glorioso passato è l’Anfiteatro Romano di epoca augustea, rinvenuto ai primi del ‘900 durante gli scavi per la realizzazione del palazzo che oggi ospita la Banca d’Italia; ad oggi l’Anfiteatro è visibile per meno della metà, perché la restante parte è sotterrata dall’architettura di Piazza Sant’Oronzo.
Proprio da questa zona si dipanano tutte le strade che portano ad immergersi nel vivace centro storico di Lecce, mentre la Piazza è il cuore pulsante e centro di numerose attività, punto di ritrovo per gli eventi sia estivi che invernali che animano la città.
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