Dieci miliardi di euro l’anno, ecco qual è il volume di affari che annualmente il mercato turistico getta nelle casse della regione Toscana. Stati Uniti, Canada, Russia, Brasile, ecco solo alcuni dei centri principali da cui partono i flussi turistici stranieri con destinazione le città più turistiche di Firenze, Siena e Pisa o anche i centri più rinomati di mare o montagna. Anche per quest’anno le stime del turismo della regione sono in costante crescita e, secondo i dati forniti dall’agenzia regionale Toscana Promozione, si sta ritornando gradualmente ai livelli record degli anni passati. 43 milioni di persone hanno soggiornato nel 2014 nella regione scegliendo oltre alle soluzioni di alberghi ed hotel, affitti turistici in ville toscane, affitti stagionali di case vacanze ed appartamenti, ma anche bed and breakfast ed agriturismi. E’ proprio in Toscana, infatti, che le strutture turistiche del mercato di affitto valgono più del doppio che nel resto del mercato turistico in Italia, segnale di un’elevata qualità di servizio offerta ai visitatori della regione.
E sarà anche questo il motivo per il quale la giunta regionale ha deciso di provvedere ad una nuova regolamentazione del settore che rappresenta, come detto, la seconda voce del PIL della regione. Obiettivo della nuova riforma del turismo è quello di realizzare nuove destinazioni turistiche sostenibili e maggiormente competitive grazie alla piena collaborazione di tutti i soggetti locali, nonchè di imprese ed imprenditori, sindacati ed associazioni di categoria. La proposta di legge prevede la promozione del SET Toscana, ovvero del Sistema delle Eccellenze Turistiche, che, quindi, presenterà al mercato turistico solo risorse effettivamente strategiche ed in linea con le esigenze ed i requisiti di qualità richiesti dalla regione.
Il primo importamente cambiamento si avrà proprio con la regolamentazione delle strutture ricettive. Le case vacanza e gli appartamenti, che rappresentano una delle principali risorse della regione, potranno, ad esempio, offrire ai turisti anche dei servizi accessori oltre a quelli già forniti di alloggio e pernottamento. Gli stessi proprietari, inoltre, potranno decidere se associarsi tra di loro, con un tour operator dell’incoming o dare in gestione ad un’impresa il servizio di accoglienza unificato. In questo modo, quindi, si tende alla realizzazione di un vero e proprio mercato parallelo in competizione con le presenze alberghiere già affermate della regione. La risposta degli albergatori, proprio per questo, non si è fatta attendere presentando una richiesta formale per il ritiro immediato del testo di legge accusato di favorire le soluzioni di alloggio alternative a quella degli hotel. La regione Toscana, da parte sua, sembra, per il momento, intenzionata a proseguire con la sua riforma unica del turismo al fine di cercare di migliorare ulteriormente un’offerta di soggiorno che fa sempre più gola ai turisti nazionali e soprattutto internazionali.
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