Il Trasimeno è il lago più grande del centro Italia ma anche il meno profondo visto la sua origine geologica da sprofondamento tettonico, non arriva infatti alla profondità di 10 metri diversamente da altri laghi dell’Italia centrale come il lago di Bracciano e di Bolsena la cui origine vulcanica fa si che arrivino ad una profondità di molte decine di metri . Si estende su un’area di 128 km e importanti sono anche le tre isole “maggiore” “minore” e ultima l’isola “Polvese“che è anche la più grande, mentre le prime due sono importanti per l’arte del ricamo e del merletto.
La leggenda sul lago dice che la ninfa del Lago “Agilla” innamorata, si fece sedurre dal bel principe Trasimeno, trascinandolo nelle sue acque che ebbero in questo modo il suo nome. Ogni anno si ricorda la battaglia del Trasimeno nel 217 a.c. fra i romani e i cartaginesi comandati da Annibale, con la rievocazione storica che si svolge a Tuoro sul Trasimeno (cerimonia caratteristica perché gruppi di rievocatori daranno vita a battaglie manovre e marce militari, ricostruite con gli usi e costumi dell’epoca).
L’area intorno al Trasimeno è molto interessante oltre che dal punto di vista culturale anche da quello culinario ed enogastronomico, vari sono infatti i piatti tipici che puoi ritrovare nei menù dei vari ristoranti e anche in estate alle varie sagre paesane.
Ad esempio i pici, sono una delle specialità della zona, una specie di spaghetti fatti a mano che si sposano molto bene con una semplice salsa all’aglione (un sugo con pomodoro e aglio e peperoncino) oppure ottimi anche i pici alla nana (conditi con un sugo di carne d’anatra). Ma anche il pesce di lago ha un ruolo importante nel menu del Trasimeno come ad esempio il tipico “ Tegamaccio “ molto simile al caciucco livornese, dove all’interno di un grande tegame di coccio viene fatto bollire a fuoco molto lento per almeno cinque o sei ore quasi tutti i tipi di pesce che offre il lago (tinca , luccio , anguilla , persico e boccalone ) con una base di cipolla , olio e pomodoro. Un altro piatto tipico di pesce che puoi trovare di frequente alle sagre, cosi come il tegamaccio, è il brustico sempre con pesce di lago cotto su una fiamma viva di canna di lago e condito semplicemente con olio e sale.
Questa zona a partire dagli anni ’90 è stata frequentata da turisti stranieri in primis tedeschi , e poi olandesi, belgi e anche americani , molti di questi si sono comprati la casa o la Villa e si sono integrati molto nel nostro ambiente e con la popolazione , infine voglio citare che questa parte dell’Umbria che confina con la Toscana è molto apprezzata soprattutto dagli stranieri per la produzione dei vari tipi di vino come ad esempio il Grechetto , la Malvasia il Gamè e molti altri ancora.
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